Quaderno n.1.21 – La resistenza nonviolenta. Alcuni casi storici

di Giorgio Giannini, con introduzione di Roberto Tecchio

Premessa dell’Autore

Il CSDC ha pubblicato il Quaderno n. 1 del 2010 su “La Resistenza non armata all’occupazione nazista in Italia ed in Europa” nel quale sono illustrate alcune forme di Resistenza non armata attuate nel nostro Paese ed in altri Stati europei, durante l’occupazione nazista. In particolare, per riguarda il nostro Paese è stata illustrata la Resistenza non armata attuata soprattutto dagli studenti, dai docenti e dalle donne. Invece, riguardo alla Resistenza non armata attuata negli altri Paesi europei occupati dai nazisti, si è illustrata la lotta nonviolenta condotta in Danimarca dalla gran parte della popolazione, che ha portato in particolare al salvataggio degli ebrei, e poi l’opposizione risoluta attuata dagli insegnanti in Norvegia e dai medici in Olanda per non essere iscritti ai sindacati filonazisti.
A distanza di 11 anni, il CSDC pubblica questo Quaderno nel 2021 per illustrare alcuni casi storici di “resistenza collettiva nonviolenta” attuata in Italia ed in Europa nell’arco di un secolo (dal 1848 al 1944) in situazioni molto diverse. Infatti, sono illustrati:

  • quattro casi di resistenza collettiva all’occupazione straniera: lo “sciopero del fumo” a Milano contro gli Austriaci, nel 1848; la resistenza dei protestanti ungheresi all’occupazione austriaca, a metà Ottocento; la resistenza dei tedeschi all’occupazione franco-belga della Ruhr nel 1923; la resistenza dei finlandesi alla “russificazione” del loro Paese all’inizio del XX secolo;
  • due casi di resistenza popolare ad un colpo di stato: quello di Kapp in Germania, nel marzo 1920, e quello di generali francesi ad Algeri, nell’aprile 1961;
  • due casi di opposizione nonviolenta a regimi dittatoriali: al generale Ubico in Guatemala, nel 1944; al generale Banzer in Bolivia, nel gennaio 1978;
  • un caso di resistenza collettiva al regime nazista, da parte delle mogli di numerosi ebrei tedeschi catturati a Berlino, nel febbraio 1944.

P.S. Ringrazio Roberto Tecchio per la sua introduzione su La nonviolenza.

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