Profilo

Dalla ricerca all’azione per la trasformazione costruttiva dei conflitti

Il Centro Studi Difesa Civile nasce nel 1988 da un piccolo gruppo di persone raccolte attorno all’ideale della nonviolenza e l’obiezione di coscienza come Associazione culturale senza fini di lucro. Nel 2002 si trasforma in Associazione di promozione sociale, e nel giugno 2019 con il nuovo Statuto assume il nome di “Centro Studi Difesa Civile – APS”.

Il CSDC da oltre trent’anni opera per diffondere la cultura della “pace positiva” e gli strumenti della gestione costruttiva e della trasformazione dei conflitti.

Il CSDC intende coniugare il piano teorico con la sperimentazione pratica nell’ambito della Nonviolenza, della Difesa civile, della Sicurezza umana e del Peacebuilding, favorendo il dialogo e il confronto a vari livelli (politico, accademico, operativo).

Finalità e ambiti d’intervento

I principali ambiti di azione sono:

  • studio, ricerca, e sensibilizzazione sull’impiego di strumenti civili di intervento per prevenire e gestire i conflitti;
  • formazione di operatori e di corpi civili di pace, e delle figure che operano a vario titolo nei campi dell’educazione alla Pace;
  • promozione e sostegno allo sviluppo di politiche di Pace a livello nazionale e internazionale;
  • promozione e partecipazione a progetti per la prevenzione dei conflitti, la costruzione della Pace e per la promozione di una cultura di Pace.

Principi e metodo

Il Centro Studi Difesa Civile – APS

  • ispira la propria azione ai valori della Costituzione italiana e ai principi e alle tecniche del Satyagraha;
  • cura particolarmente il metodo di lavoro, nell’ottica gandhiana che “il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c’è tra seme e albero” (M. K. Gandhi);
  • promuove una concezione ampia della sicurezza, estesa alla dimensione umana (Human Security);
  • adotta un approccio integrato che lega ricerca – formazione – sperimentazione – azione – sviluppo delle politiche;
  • adotta un approccio di Genere nell’azione e nell’organizzazione interna, e promuove la valorizzazione del contributo delle Donne e dei Giovani nella prevenzione dei conflitti e nella costruzione della Pace;
  • ricerca il dialogo e il confronto con tutti gli attori che concorrono alla Pace e alla Sicurezza (Società Civile, Movimenti, Organizzazioni Non Governative, Istituzioni internazionali, nazionali e locali, Forze Armate e di Polizia).
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