Emergenza COVID-19: L’Agenda “Donne, Pace e Sicurezza”

Nel ventesimo anniversario dell’adozione della Risoluzione 1325/2000 si susseguono eventi di valutazione e bilancio dell’implementazione dell’ Agenda “Donne, Pace e Sicurezza”.

Si tratta di appuntamenti realizzati in modalità online a causa dell’emergenza sanitaria, che assumono la prospettiva o includono riflessioni sulle implicazioni dell’attuale crisi sanitaria COVID-19. La quarantena, i blocchi e i confini chiusi possono invero influire sulla capacità delle donne di partecipare in modo significativo ai processi decisionali che incidono sulla loro vita, particolarmente nell’ambito di situazioni di conflitto.

A questo riguardo nel mese di maggio si sono tenute tre conferenze.

La prima Connected or muted, promossa dal Ministro degli Esteri norvegese, Ine Eriksen Søreide, si è tenuta mercoledì 6 maggio: un dialogo tra esperti sulla partecipazione e la leadership delle donne nella costruzione della Pace e nella prevenzione dei conflitti. Gli esperti hanno affrontato sulla base della loro esperienza di vita e del loro lavoro pratico, gli ostacoli e le opportunità per la partecipazione significativa delle donne ai processi di Pace ai tempi del COVID-19.

La seconda conferenza Twenty Years of the Women, Peace and Security Agenda: Lessons from the Past – A Roadmap for the Future si è tenuta lunedì 11 maggio in apertura del Virtual Stockholm Forum on Peace and Development ‘Sustaining Peace in the Time of COVID-19’ e promossa da SIPRI e dal Ministro degli Affari Esteri svedese.

Infine, la terza conferenza si è tenuta sabato 16 maggioOxPeace 2020 Conference su Women, Peace and Security: Principles, Policy and Practice 20 years after UNSC Resolution 1325. La conferenza ha offerto una discussione tra professionisti, attiviste e accademici sui risultati ottenuti e le sfide da affrontare per la piena attuazione dell’Agenda “Donne, Pace e Sicurezza” a vent’anni dalla Risoluzione 1325/2000 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ne ha posto le basi. Anche in questa circostanza sono stati frequenti i riferimenti al ruolo e alle vicende specifiche delle donne nella emergenza sanitaria COVID-19.

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