Storia di CSDC

L’attività svolta nei primi 15 anni di CSDC è stata sintetizzata da Giorgio Giannini nel rapporto “Storia dei primi 15 anni del CSDC (1984-1999)“.

A partire dal 2002, CSDC pubblica annualmente un rapporto dettagliato sull’attività realizzata (report annuali).

Di seguito una sezione dedicata a coloro che più hanno dato impulso e caratterizzato il percorso di sviluppo dell’Associazione, ricoprendo il ruolo di Presidente e Direttore, dagli inizi fino ad oggi.

Francesco Tullio, Presidente 1984-1999 e Presidente onorario 2002-2005

Giorgio Giannini, Direttore 1984-1987 e 1992-1999; Vicepresidente 1988-1991; Presidente 2006-2023

Tra i fondatori di CSDC, si è dedicato ininterrottamente allo sviluppo e alla gestione dell’Associazione, ricoprendo la carica di Presidente dal 2006 fino alla sua scomparsa (4 settembre 2023). Laureato in Giurisprudenza, con specializzazione in Diritto penale e Criminologia e perfezionamento in Scienze amministrative presso l’Università di Roma “Sapienza”, è stato docente di ruolo di Discipline giuridiche ed economiche nelle scuole superiori. Obiettore di coscienza al servizio militare; dal 1996 al 1998 ha prestato servizio presso il Museo storico della Liberazione in via Tasso a Roma; ha fatto parte del Direttivo del Circolo Giustizia e Libertà; è stato membro dell’Associazione nazionale del libero pensiero “Giordano Bruno”; ha abbracciato anche la causa ambientalista, con un impegno istituzionale nei consigli municipali di Roma. Autore di libri, saggi e ricerche in particolare sui temi dell’Obiezione di coscienza, della Prima Guerra mondiale, della Resistenza. A lui si debbono molti lavori, per i quali ha ricevuto riconoscimenti e premi, sui disertori e i fucilati della Grande Guerra e sulle vittime dimenticate della barbarie nazista: disabili, omosessuali, Rom. Tra le sue tante opere, il libro del 1985 “L’obiezione di coscienza al servizio militare, alle spese militari, professionale, etnica, al giuramento, alle prestazioni sanitarie obbligatorie” (Satyagraha Editrice); e il libro del 2018 “L’inutile strage: Controstoria della Prima guerra mondiale” (LuoghInteriori Edizioni), opera vincitrice della Sezione Saggistica al Premio Letterario “Città di Castello” edizione 2017.

Roberto Tecchio, Direttore 1988-1991; Presidente 2024-in carica

Tra i fondatori di CSDC, è stato primo Direttore dell’Associazione fino a dicembre 1991. Laureato in farmacia e abilitato alla professione, durante i 20 mesi di Servizio civile come obiettore di coscienza al servizio militare ha maturato la scelta di dedicarsi pienamente alla promozione della pace e formazione alla nonviolenza. Formatore professionista e insegnante di Focusing certificato dall’International Focusing Institute di New York, ha numerose esperienze di facilitazione dei processi decisionali ed è autore di vari testi sulla gestione nonviolenta dei conflitti e sulla metodologia del consenso pubblicati su libri, riviste e online.

Ettore Zerbino, Vicepresidente 1992-1999

Davide Berruti, co-Direttore 1998-1999

Su invito di Francesco Tullio e Giorgio Giannini entra a far parte di CSDC nel settembre del 1998, come co-Direttore per rilanciare il progetto “Caschi Bianchi”. Provenendo dalle fila dell’AGESCI (Settore Educazione alla Pace e alla Nonviolenza) e con una lunga militanza nel movimento pacifista napoletano alle spalle, comincia con Francesco Tullio a strutturare i primi corsi di formazione all’intervento non armato in aree di conflitto. Da quei primi corsi usciranno i futuri Direttori di CSDC, come Alessandro Rossi e Karl Giacinti. Dopo solo un anno viene chiamato da Luisa Morgantini a coordinare l’Ufficio Nazionale dell’Associazione per la Pace ma rimane attivo con CSDC, che diventa, per alcuni anni, un gruppo tematico dell’Associazione per la Pace, fino al 2005. Come formatore ha collaborato con numerosi Master universitari e corsi di formazione professionale in tutta Italia per la preparazione del personale impiegato in missioni internazionali. Dal 2011 al 2016 è stato capo missione per INTERSOS in Sud Sudan, Giordania, Repubblica Centrafricana e Camerun. Oggi lavora come coordinatore della formazione e dello sviluppo del personale per INTERSOS.

Giovanni Scotto, Presidente 2002-2005

Alessandro Rossi, Direttore 2002

Funzionario del servizio diplomatico dell’Unione Europea, attualmente si occupa di relazioni regionali con l’America Latina e i Caraibi. Dopo aver lavorato con CSDC e la cooperativa Mediazioni nel disegnare progetti di formazione nonviolenta attraverso tecnologie informatiche, di formazione professionale per la mediazione internazionale e di scambio di buone pratiche tra movimenti per la pace, ha lavorato per 7 anni da Bruxelles come coordinatore europeo della ONG internazionale Nonviolent Peaceforce. Per due anni da Nairobi è stato responsabile dei partenariati internazionali della Rete dei costruttori di pace tradizionali e religiosi, che raccoglie agenzie ONU e della società civile. Per l’Unione Europea si è occupato di Balcani occidentali e Turchia, Libano, Americhe, politiche agricole, ed è stato a capo della sezione politica della Ambasciata UE a Juba, Sudan del Sud.

Karl Giacinti, Direttore 2003-2004

Cristiana De Paoli, Direttrice 2005

Matteo Menin, Direttore 2005-2008

Bernardo Venturi, Direttore 2009-2013

Luisa del Turco, Direttrice 2014-in carica

Laureata in Scienze Politiche, ha conseguito un dottorato di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni Politiche comparate, e un perfezionamento in Peacekeeping and Security Studies. Da oltre 20 anni svolge attività di formazione e advocacy e consulenza in Gestione dei conflitti e Interventi di pace, collaborando con Università, Centri di ricerca e Organizzazioni non-profit. Partecipa a gruppi di lavoro e reti di società civile attive a livello nazionale, regionale e globale. È iscritta al roster di esperti “Donne, Pace e Sicurezza” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ed ha contribuito attivamente alla definizione delle politiche nazionali in materia. È autrice di articoli e saggi su tematiche legate alla Pace e alla Sicurezza internazionali e all’approccio di genere in situazioni di conflitto e post-conflitto.

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